Al più vasto pubblico, non è nota l’attività svolta dalla Fondazione e dalla Cassa di Risparmio di Fossano nell’acquisizione e conservazione di documentazione inerente il fossanese. Negli ultimi vent’anni, le collezioni si sono arricchite di preziose e rare stampe, di quadri e di numerose pubblicazioni e scritti realizzati da fossanesi. La Fondazione ha curato con particolare attenzione quattro principali collezioni.
A fianco di questo costante impegno verso l’arte del nostro territorio, la Fondazione continua a custodire la Collezione del Monte di Pietà, composta dai quadri ad olio di quarantasette benefattori fossanesi che contribuirono, tra ‘600 e ‘800, al sostegno delle opere del Monte di Pietà.
Secondo un’antica usanza, infatti, i cittadini che offrivano lasciti agli enti ed opere pie della città si facevano raffigurare su una tela che, ogni anno, la prima domenica di maggio durante la festa patronale di San Giovenale, viene esposta lungo la via principale della città a ricordo dell’impegno profuso a favore di tutta la comunità.
Tra gli anni Sessanta e Settanta, la allora Cassa di Risparmio di Fossano ha provveduto al recupero e restauro di una serie di affreschi, ad oggi esposti nel Palazzo del Comandante, che sono le ultime tracce della quattrocentesca Chiesa di San Francesco, di cui oggi resta un’ultima parete.
Rappresentano San Giorgio (o San Maurizio), San Giovanni Battista, il Giudizio Universale, la Crocifissione, stemmi e decorazioni varie.
Stessa sorte è toccata all’affresco di San Sebastiano, recuperato dalla ex Chiesa di San Sebastiano Rotto prima che fosse ristrutturata e convertita in palazzina residenziale.
Il grande affresco proveniente dalla ex Casa Miglio, raffigurante l’assunzione di Maria Vergine con la contemplazione di San Giovenale e San Paolino, è stato invece donato alla Cassa dalla famiglia, prima che il palazzo che l’ospitava venisse abbattuto.
Altro grande pezzo della collezione proviene dalla quattrocentesca Chiesa di San Giacomo dei Passeri di Bene Vagienna, di proprietà della Fondazione e di recente oggetto di un parziale intervento di consolidamento.
L’affresco in questione raffigura la Madonna con in braccio Gesù Bambino, circondata da San Cristoforo, Sant’Antonio Abate, Sant’Ambrogio e San Giacomo. Fu staccato dalla parete della Chiesa per evitare ulteriori danni e la perdita di una testimonianza storico artistica così preziosa.
In ultimo, della collezione fa anche parte l’affresco proveniente dalla Confraternita Santa Croce di Cervere e raffigurante la Crocifissione, ora esposto nella Filiale cerverese della Cassa di Risparmio di Fossano.
Giovenale Boetto nacque a Fossano nel 1604, dove visse gran parte della sua vita. Fu architetto e incisore, chiamato a Torino, capitale del ducato sabaudo, per numerose commissioni anche come disegnatore, scenografo e, in alcune occasioni, architetto civile e militare.
Come architetto, lavorò alla Chiesa di San Filippo di Fossano (demolita per far posto all’attuale edificio costruito all’inizio del Settecento), e curò il progetto per la ricostruzione della Chiesa della Madonna del Bosco (oggi Cattedrale) di Cuneo. Su progetto del Boetto, furono eretti, ampliati o modificati numerosi altri edifici religiosi della provincia di Cuneo, dei quali alcuni ancora mantengono la struttura seicentesca.
Fu seppellito a Fossano il 4 ottobre 1678.
La collezione della Fondazione è costituita esclusivamente da incisioni che spaziano su più tecniche, dal bulino all’acquaforte, e ritraggono soggetti solitamente religiosi o nobiliari, ma anche figure relative alla vita semplice e contadina delle sue terre. Le sue vedute a volo d’uccello, inserite nella notevole opera del Theatrum Sabaudiae, sono una ricca fonte di informazioni sullo sviluppo architettonico e urbanistico piemontese nella seconda metà del Seicento.
Emanuele Tesauro (1592 – 1675) fu per anni uno dei maggiori letterati della capitale sabauda durante il periodo di massimo sviluppo del Barocco in Europa. Entrato nel 1611 nella Compagnia di Gesù, e dalla stessa uscito nel 1635 restandone sacerdote secolare, lavorò per lungo tempo come precettore al servizio dei Principi di Savoia-Carignano. Passato alla corte torinese dei Savoia come precettore della Duchessa Cristina, divenne uno dei personaggi più conosciuti della letteratura del tempo, influendo anche sulla vita artistica di palazzo.
La sua strada si incrociò con quella del Boetto in più occasioni, in particolare nella stesura dei “Campeggiamenti” ai quali l’incisore fossanese partecipò con alcune tavole.
La collezione raccoglie le sue opere più conosciute tra la sua ampia produzione di filosofia, retorica e storiografia.
Geologo, paleontologo e micologo, nacque a Fossano il 5 febbraio 1864 e morì a Torino il 2 ottobre 1948. Per più di trent’anni insegnò geologia al Politecnico di Torino e per più di quaranta paleontologia all’Università di Torino. Socio delle maggiori Accademie scientifiche italiane e Presidente della Società Geologica Italiana, affiancò all’insegnamento una intensa e prolifica attività di studio e ricerca che lo portò a scrivere centinaia di testi sull’evoluzione geomorfologica del territorio italiano, concentrandosi soprattutto sul Piemonte e sulla zona del cuneese.
Fu anche appassionato alpinista e speleologo, passioni che gli permisero di approfondire i suoi studi di glaciologia, idrografia e sismologia sia sull’arco alpino che sugli Appennini.
Come ricordato sul Bollettino del Comitato Glaciologico Italiano: “… nessun altro come Sacco compì tanta opera nel campo della glaciologia e con tanto appassionato fervore: da tutta l’opera del grande Maestro traspare il fascino che su di lui esercitavano i grandi spettacoli della natura”.
Dell’ampia produzione scritta del Sacco, la Fondazione possiede solo una piccola ma nutrita collezione che conta oltre 100 carte e più di 200 volumi, pubblicazioni e opuscoli.
Collezione Città di Fossano
La collezione comprende più di ottanta volumi sulla storia della Città di Fossano e di vari Enti cittadini, databili da fine ‘700 fino all’inizio del secolo scorso.
È una documentazione straordinariamente ricca, varia e approfondita sulla città e i suoi abitanti più illustri, sulla vita religiosa, culturale e sociale, sui ritmi quotidiani e gli eventi eccezionali, nonché sulle sue istituzioni pubbliche e private, di cui alcune ancora oggi esistenti.
La collezione comprende anche il volume “Memorie storiche della Città di Fossano” dell’Abate Giuseppe Muratori. Edito a Torino nel 1787, è una prima edizione molto rara di una delle opere più prestigiose sulla città, scritta da uno storiografo che fu Segretario Perpetuo dell’Accademia Fossanese.
Collezione “Contessa Carola Della Chiesa”
La collezione è un’ampia raccolta di documenti storici appartenuti alla Contessa Carola Della Chiesa che, negli anni Settanta, furono dalla stessa donati alla Cassa di Risparmio di Fossano perché fossero conservati nella sua città.
I centoventi documenti risalgono al XVIII e XIX secolo e sono lettere, scritti e atti ufficiali appartenuti, tra gli altri, alla Contessa Maria Elisabetta di Sassonia Duchessa di Genova ed al marito Ferdinando Maria Alberto Duca di Genova, fratello del Re Vittorio Emanuele II di Savoia.
Altre opere
Nell’insieme delle opere d’arte della Fondazione, sono anche compresi alcuni volumi di Italo Mario Sacco, “Ragionamenti Sacri” di Piergrisologo, ed altre stampe e carte di artisti minori.